Tutto ha inizio nel 1947. La guerra è finita, ma il mio bisnonno Primario ha perso il suo lavoro da metalmeccanico. Le ha provate tutte per garantire un futuro dignitoso a suo figlio, mio nonno Roberto, ma ha preso solo porte in faccia.

Durante l’ennesimo giorno di ricerca, camminando in Via de Calzaiuoli, resta folgorato da una vetrina… la scritta affissa fuori recita “artigiano cercasi”.

Primario, cresciuto in una famiglia di sarti e arrivato in fabbrica senza speranza di uscirne, non ci pensa due volte.

Abbandona la ricerca da metalmeccanico e sceglie di reinventarsi, partendo da zero: diventerà cappellaio!

Nel tempo si specializzano in nuove tecniche di lavorazione, fino a fondare nel 1976 una cappelleria tutta loro nella storica sede di Via Lavagnini a Campi Bisenzio (FI), dove produrranno centomila cappelli all’anno!

Nonno Roberto porta avanti il sogno di Primario e lo tramanda a sua volta a mio padre, Umberto, che vuole portare l’Antica Cappelleria ad un nuovo livello.

Una scelta ancora una volta coraggiosa: nel mondo dei prodotti a basso costo che arrivano dall’altra parte del mondo, la mia famiglia decide di investire in tradizione, continuando a cucire a mano ogni singolo cappello.

Dopo i primi mesi di stop, dall’unione di tutte le nostre forze nasce Hatproof, brand ideato da Simone (che sono io!) ormai alla quarta generazione di cappellai.

Così, accanto ai cappelli, iniziamo a produrre mascherine: design studiato nei minimi dettagli e altissimo standard di filtraggio, conditi da comfort ed eleganza – i nostri marchi di fabbrica.

Hatproof è stata una luce di speranza in un mare di incertezze, ma adesso sentiamo l’urgenza di tornare ai valori storici della cappelleria fondata nel ’76 dal mio bisnonno Primario.

È a lui che dobbiamo tutto, perciò i nostri cappelli fatti a mano portano di nuovo il suo nome: il nome dell’artigianato Made in Italy che combina materiali pregiati e linee intramontabili.